Cresce il numero di chi va all’università e tra i corsi quello di Ingegneria rimane il preferito

Data:
30 Dicembre 2019

Cresce il numero di chi va all’università e tra i corsi quello di Ingegneria rimane il preferito

Ben il 63% di chi si è diplomato nel 2018 è andato all’Università, e di questi il 15% ha scelto ingegneria. E’ quanto emerge dall’indagine effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionale Ingegneri che ha elaborato i dati forniti dall’Ufficio statistica del MIUR.

Nell’anno accademico 2018-19, infatti, quasi il 63% dei 298737 diplomati del 2018 hanno proseguito gli studi iscrivendosi ad un corso universitario: una percentuale vicina ai valori che si registravano nel primo decennio del 2000. Se è vero che l’aumento delle immatricolazioni è molto diffuso tra le diverse discipline, sono i corsi di ingegneria a farla da padrone con 45.000 immatricolati, pari a oltre il 15% degli immatricolati.
A differenza degli anni precedenti, l’aumento delle immatricolazioni nei corsi di ingegneria (+11,1%) coinvolge indistintamente tutti i settori, compreso quello civile ed ambientale, l’unico in sofferenza negli ultimi anni. Al tempo stesso prosegue la perdita di immatricolati per ciò che riguarda i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura, scesi per la prima volta sotto la soglia dei 2mila immatricolati.
Al contrario, aumentano dell’8,4% gli immatricolati ai corsi della classe L-07 Ingegneria civile ed ambientale, e addirittura del 23,8% quelli della classe L-23 Scienze dell’edilizia. Torna a crescere, dopo la flessione rilevata nell’ultima indagine, il numero di immatricolati ai corsi in Ingegneria industriale (+11,5) che, con oltre 22.500 nuovi iscritti, si conferma la principale scelta dei futuri ingegneri; sembrano non conoscere crisi i corsi di Ingegneria informatica che continuano ad accogliere un numero sempre più consistente di studenti (15.565, +12% rispetto all’anno precedente).
Il dato relativo agli immatricolati in ingegneria considera solo quelli iscritti alle classi di laurea “tradizionali”, ossia quelle che costituivano la base delle ex facoltà di ingegneria e più specificatamente: L-7 Ingegneria civile e ambientale, L-8 Ingegneria dell’informazione, L-9 Ingegneria industriale, L-23 Scienze e tecniche dell’edilizia e la classe di laurea magistrale a ciclo unico LM-4 C.U. Architettura e ingegneria edile-architettura.
L’universo dei potenziali Ingegneri, ossia tutti gli immatricolati che potrebbero conseguire un titolo utile per l’accesso all’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere e ingegnere iunior in base al DPR 328/20012, è in realtà molto più ampio perché comprende anche gli immatricolati della classe L-17 Scienze dell’architettura e L-31 Scienze e tecnologie informatiche e rappresenta il 18,1% di tutti gli immatricolati.
Dopo tre anni di progressivo calo, torna a crescere la componente femminile tra gli immatricolati dei corsi in ingegneria: un immatricolato su quattro è infatti femminile. L’ambito civile ed ambientale è quello che raccoglie i maggiori consensi tra le donne tanto che, nei corsi di laurea magistrale a ciclo unico, costituiscono addirittura la grande maggioranza degli immatricolati: quasi il 61%. Decisamente più basse le percentuali di donne nei corsi del settore industriale (23%) e dell’informazione (22,1%).
Poche novità per quanto riguarda la distribuzione per ateneo: i due Politecnici di Milano e Torino si confermano ancora come i principali centri italiani di formazione in ingegneria accogliendo, da soli, oltre il 22% di tutti gli immatricolati in ingegneria. Seguono la Federico II di Napoli (7% degli immatricolati), l’Università di Padova (6,3%) e l’Università La Sapienza di Roma (5,7%).
Spiccano, in negativo, l’ateneo di Firenze, quelli più piccoli di Foggia, Chieti-Pescara e Tuscia e quelli telematici Niccolò Cusano, Guglielmo Marconi e Pegaso che vedono ridurre in misura consistente il numero di immatricolazioni.
L’ Università degli studi di Udine ha avuto nell’anno accademico 2018-19 ben 422 immatricolazioni (una variazione del 43,5% rispetto all’a.a. 2017/2018 dove gli iscritti erano stati 294). Per l’Università di Triste invece un +7,0 % (384 immatricolazioni contro 359).

Notizia tratta dalla news quotidiana del sito www.ingenio-web.it del 8 novembre 2019
https://www.ingenio-web.it/25132-cresce-il-numero-di-chi-va-alluniversita-e-tra-i-corsi-quello-di-ingegneria-rimane-il-preferito

 

Allegato: https://www.ingenio-web.it/25132-cresce-il-numero-di-chi-va-alluniversita-e-tra-i-corsi-quello-di-ingegneria-rimane-il-preferito

Allegato: CNI_immatricolati_2018_2019.pdf