Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 92 del 18 aprile 2019, il decreto Sblocca Cantieri che introduce una serie di modifiche sostanziali al Codice appalti (dlgs 50/2016), tra cui la previsione di un nuovo regolamento unico.
Si tratta di modifiche che riguardano i seguenti aspetti:
- superamento delle linee guida Anac e dei decreti attuativi (emanati o ancora da emanare in attuazione del dlgs 50/2016), che saranno sostituiti da un regolamento unico;
- innalzamento da 150.000 a 200.000 euro della soglia per l’affidamento con procedura negoziata con 3 operatori;
- il massimo ribasso diventa il criterio di aggiudicazione predefinito per i contratti di appalto sottosoglia (5,5 milioni per lavori); la stazione appaltante deve motivare eventuali scelte diverse;
- la soglia per gli affidamenti diretti resta a 40.000 euro;
- il limite dei lavori in subappalto sale dal 30% al 50% dell’importo complessivo del contratto;
- eliminato l’obbligo di procedere tramite centrali di committenza, unioni di comuni o stazioni uniche appaltanti per i comuni non capoluogo in possesso della qualificazione di stazione appaltante. I Comuni non capoluogo potranno gestire da soli le procedure di gara di maggior rilievo, senza ricorrere a centrali uniche di committenza o stazioni uniche appaltanti;
- è possibile appaltare il progetto definitivo per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esclusione degli interventi che prevedono rinnovo o sostituzione della parti strutturali di opere e impianti;
- l’anticipazione del 20% del prezzo viene esteso ad ogni tipo di appalto, anche ai servizi e forniture;
- il pagamento diretto dei subappaltatori deve essere riconosciuto dalle stazioni appaltanti su richiesta dell’impresa;
- vengono ripristinati gli incentivi del 2% per i tecnici della PA;
- viene data la possibilità alle stazioni appaltanti di nominare commissari di gara interni in caso di carenza di iscritti nell’albo gestito dall’Anac.
Allegato: DL_32-2019_Sblocca_cantieri.pdf